L’unità d’Italia secondo Giacomo Biffi

La ricorrenza dell’unità d’Italia ha come aperto, come spesso accade in queste circostanze, il coperchio dell’ignoranza e degli slogan artificiosi. Tutti, con più o meno curiosità, si sono cimentati a riscoprire le origine della nostra patria e rispolverare i vecchi manuali di storia o a leggere con grande passione storica i fatti che accaddero. Per darsi ragioni di ciò che fu, per riscoprire il senso dell’essere nazione, per amare ciò che eravamo e ciò che siamo. Anche Benigni, a Sanremo, ha fatto la sua parte per quel che poteva in quel frangente di tempo e in quel leggero contesto. Le bandiere che ancora sventolano dai balconi e un senso di fierezza nella comune appartenenza alla storia d’Italia rendono quanto mai interessante questo anniversario. In mezzo a tanti contributi di storici e saggisti, d opuscoli di giornali e riviste, mi pare che il piccolo libercolo di Giacomo Biffi, “L’unità d’Italia” (edizioni Cantagalli) sia davvero prezioso per l’acutezza dell’autore, un italiano cardinale e per la libertà originale del suo pensiero. Ne offro una recensione che mi è capitata di leggere in queste ore… Copie di questo librettino di neppure 80 pagine si trovano in segreteria.