Archivi del giorno: 23 luglio 2012

Sono ancora all’inizio

Sono ancora all’inizio

Una giovane coppia mi attende. Non sono parrocchiani. Lei ha le trecce. Sembra più giovane ancora dei suoi 23 anni.
Sono loro, soli. Li raggiungo alla camera mortuaria dove mi chiedono di portare la benedizione di Dio, un soprannaturale conforto, dinanzi al dolore per la perdita del loro figlio di due mesi.
Non sono ancora sposati.
Un dolore incredibile. Due mesi. Neppure il tempo, quasi, di gioire per il dono della vita. Eppure, la mamma, la giovane con le trecce, ha vissuto più gioiosamente in quei due mesi di quanto non sia il dolore nell’ora della morte.
Sono loro soli in quella stanza, loro e la piccola urna contenente quell’umana presenza, quel fattore di gioia immensa, generatore di festa e di speranza. La vita è un miracolo. E’ un imprevisto. Non era. Improvvisamente, è. “Creatio ex nihilo”, una creazione dal niente. Ora, non è più, ma è il fatto stesso di esserci stato che genera dolore. E questo – a pensarci – desta meraviglia. Il suo esserci stato, il fatto che pur per poco, la sua presenza era evidente (non un’idea, non un personale convincimento, non una convenzione) a commuovere gli occhi di una ragazza e del suo compagno, timidamente e teneramente al suo fianco.
Entrato, mi inginocchio. Mi accorgo che anche loro si inginocchiano come se avessi loro detto di fare altrettanto, quando invece ancora nessuna parola è stata pronunciata. Non li conosco. Solo li ho sentiti per telefono un paio di volte.
Un pensiero mi interpella: “Perché ti sei inginocchiato?”
Rispondo tra me e me…“E’ un gesto che compi sempre, Massimo, un gesto che ti educa al fatto che sei dinanzi alla morte. Un mistero più grande che mi sovrasta. Un mistero davanti al quale solo Cristo può dire “Non piangere”. Io non sono capace. Mi pare di collocarmi nel modo più adeguato davanti alla morte”. Continua a leggere